Il partito si costruisce sulla strategia. È la conclusione cui arrivò il gruppo originario di Lotta Comunista a fine anni cinquanta. Si trattava di un piccolo gruppo operaio, la gran parte era stata conquistata alla politica nella lotta partigiana. C’era molta nebbia nel 1951, nel mondo e in Europa. L’ideologia della “guerra fredda” dominava su tutto, la guerra in Corea rendeva credibile un confronto mondiale tra USA e URSS. L’idea di un “imperialismo unitario”, la bandiera della lotta internazionalista sia contro Washington che contro Mosca e il suo capitalismo di Stato, fu la scelta che assicurò l’indipendenza politica a quella ristretta pattuglia. Teoria e strategia saranno sviluppate a partire da lì. Non c’erano solo USA e URSS, lo sviluppo capitalistico mondiale ribolliva di contraddizioni, a partire dall’Asia. Washington e Mosca erano capitali dell’imperialismo unitario, ma non da sole: lo erano anche Londra, Parigi, Bonn, Tokyo. E anche Roma. La visione scientifica è una conquista, saldata all’organizzazione è l’unica via per impedire che le forze di classe siano influenzate o catturate da altri.
The party is built on strategy. That’s the conclusion drawn by Lotta Comunista’s original group in the late 1950s. It was a small workers group, most of whom had been won to political activity during the Resistance fighting. It was extremely misty in the world and in Europe in 1951. The “Cold War” ideology prevailed, the Korean war made a global conflict between the USA and the USSR plausible. The concept of “unitary imperialism”, the flag of the internationalist struggle against both Washington and Moscow as well as the latter’s State capitalism, was the choice that guaranteed political independency to that small group. Theory and strategy would be developed from such ground. It was not only about the USA and the USSR. Global capitalist development was boiling with contradictions, first of all in Asia. Washington and Moscow weren’t the only capitals of unitary imperialism, there were also London, Paris, Bonn, Tokyo. And Rome, too. A scientific view is an achievement which, when linked to organisation, can prevent class forces from being influenced or seized by others. |
2012; 266 pagine; rilegato; note bibliografiche, indice dei nomi, profili biografici
2012, hardback, 266 pp., bibliography, biographies, index of names |